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Cavalieri dell’Apocalisse

È un lavoro realizzato con due tecniche: la calcografia “punta secca / acquaforte” e una tecnica derivata dalla xilo, incisione e intaglio su cartoni. È un metodo, prevalentemente usato per creare dei fondi di supporto per il colore, che avevo sperimentato con il mio maestro Umberto Franci alla Scuola del Libro di Urbino, dove mi diplomai.

cavalieri-opera

Albrecht Dürer (1471-1528)

Confesso che mi sono ispirato alla solennità del momento, l’enfasi sfrenata dei quadrupedi lanciati in una corsa senza limiti, pronti a precipitarsi su un’umanità peccatrice e stolta, dimentica della Parola di Dio. 

Sono i caratteri ben ravvisabili nella tavola realizzata da Albrecht Dürer nella xilografia progettata e stampata nel 1498, insieme ad altre quattordici e che ben si accosta al testo a seguire: 

“Vidi l’Agnello aprire il primo dei sette sigilli. (…) Guardai e vidi un cavallo bianco. Il suo cavaliere teneva in mano un arco. Dio gli fece dare una corona, simbolo di trionfo, ed egli passò da una vittoria all’altra, sempre vincitore. (…) Quando Dio aprì il secondo sigillo (…) si fece avanti un altro cavallo, rosso fiammante; al suo cavaliere Dio diede una grande spada e il potere di far sparire la pace dalla terra. (…) Quando l’Agnello aprì il terzo sigillo (…) guardai e vidi un cavallo nero. Il suo cavaliere teneva in mano una bilancia”. Infine “guardai e vidi un cavallo color cadavere. Il suo cavaliere si chiamava Morte, ed era accompagnato da un esercito di morti”

(Apocalisse, 6, 1-8).

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